- 30 Novembre 2020
- by Paola Ingusci
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- Tipo di cucina: Cucina Pugliese
- Difficoltà: Media


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Preparazione1h e 10 min
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Cottura7 min
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Persone8
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Visualizzazioni618
Mettere le mani in pasta è sempre un’emozione unica, se poi ti arrivano anche gli odori di quello che stai impastando allora è amore. Le farine per me sono una materia prima speciale, piena di amore, amore della terra, amore del sole , amore di mani sapienti che sanno trattare la materia prima. Insomma, le farine sono un’ equazione esponenziale di amore, che prende la sua massima forza quando si trova tra le mani di qualcuno che la tratta con delicatezza e passione.
Questo mix di farine hanno tutta la carica emotiva e olfattiva che si può cercare, anche da un punto di vista di storia contadina che affonda le radici in una economia spesso precaria o inesistente. Questa è pressappoco la storia del grano arso che ho utilizzato in questa ricetta, una farina povera, dal sapore rustico.
Succedeva che dopo la mietitura, le spighe venivano portate per la trebbiatura nelle aie dei poderi o delle masserie antiche, alla fine venivano bruciate le stoppie residue.
I latifondisti permettevano ai contadini di raccogliere i chicchi di grano bruciati, che per loro rappresentavano una grande risorsa, in quanto il prezzo della farina bianca era troppo elevato per comperarne la giusta quantità, perciò il grano bruciato erano amalgamato a un quantitativo irrisorio di farina bianca, che permetteva il sostentamento della famiglia.
Oggi il grano arso non viene più ottenuto in questo modo, per ovvio ragioni anche di salute in quanto la combustione del grano è considerata cancerogena e quindi non idonea all’alimentazione.
Oggi il grano non viene più bruciato ma tostato, il risultato è una farina integrale, quasi priva di glutine, dal sapore intenso, affumicato, con sentori di nocciole e caffè tostato.
Oggi il suo uso in cucina, anche da parte di chef autorevoli, serve per fare prodotti tipici pugliesi come orecchiette o cavatelli (non superare il 20% di farina di grano arso sul totale), ma anche focacce, pane, taralli, frise, lasagne, pizza in aggiunta (al massimo al 30%sul totale dell’impasto) a farine panificabili come semola di grano duro o farina di grano tenero.
Rispetto alla farina bianca tradizionale, quella di grano arso ha un maggior contenuto proteico, un maggior contenuto in ceneri (sali minerali), un maggior contenuto in carboidrati semi-frammentati, un pH inferiore e meno acqua.
Una farina che vi stupirà per colorazione, sentori e bontà dei prodotti ottenuti, rispetto al passato è anche molto più facile reperirla sia su internet che nei mulini locali, il suo prezzo medio è di circa € 5,00 al kg.
Ingredienti
Procedimento
Le orecchiette sono la regina della pasta fresca pugliese, realizzate rigorosamente con semola di grano duro e acqua leggermente riscaldata. Questa variante con grano arso è molto interessante, io ho usato un sugo di carne con "brasciole" tipico della domenica, ma una buona variante può essere qualche condimento più neutro in modo da sentire ancor di più i sentori sviluppati dal grano arso.


Pesa le farine.


Mettile in una ciotola.


Versa le farine su un piano da lavoro e fai un buco al centro. Inizia a versare l'acqua tiepida.


Inizia ad impastare la parte centrale.


Man mano raccogli l'altra farina, aggiungi l'acqua e lavora fino a formare un panetto grossolano.


Se non riesci ad impastarlo tutto insieme, dividi il panetto in più parti e impastalo fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo e poi passa agli altri. Lascia riposare qualche minuto.


Prendi il primo panetto e taglia un pezzo nel senso della lunghezza. Gli altri lasciali coperti da una coppa o un canovaccio, altrimenti si secca la superficie.


Forma dei lunghi cordoncini di pasta.


Con l'aiuto di un coltello qualsiasi, forma le orecchiette.


Continua fino a quando non finisci tutto l'impasto, ci vorrà circa un'ora per questa quantità di farina. Se è la prima volta ci vorrà un pò di più...ma le orecchiette sono allenamento, sia manuale che relax per la mente.


Finito l'impasto avrete un' orda di orecchiette fantastiche1


Io le ho messe ad asciugare naturalmente su un essiccatoio che abbiamo costruito in casa. Legno naturale e rete alimentare, ne abbiamo costruiti tre, di varie dimensioni e li uso per essiccare la pasta, i fichi, la zucchina, i peperoncini e tanto altro, in estate.
Conclusioni
Con questo impasto otterrai 1,5 Kg di orecchiette. Dopo l'essiccazione avvenuta durante tutta la notte hanno perso circa 200 g del loro peso. Dunque tenete sempre a mente che facendole il giorno prima, perderanno un pò più del 10% del loro peso, i tempi di cottura diminuiranno e avrete più tempo da dedicare ad altre preparazioni o ai vostri ospiti. Condimento raccomandato: sugo di carne a pezzetti e "brasciole" e sarete in un attimo in Puglia!!
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Orecchiette di grano arso
Ingredienti
Segui il procedimento
Le orecchiette sono la regina della pasta fresca pugliese, realizzate rigorosamente con semola di grano duro e acqua leggermente riscaldata. Questa variante con grano arso è molto interessante, io ho usato un sugo di carne con "brasciole" tipico della domenica, ma una buona variante può essere qualche condimento più neutro in modo da sentire ancor di più i sentori sviluppati dal grano arso.


Pesa le farine.


Mettile in una ciotola.


Versa le farine su un piano da lavoro e fai un buco al centro. Inizia a versare l'acqua tiepida.


Inizia ad impastare la parte centrale.


Man mano raccogli l'altra farina, aggiungi l'acqua e lavora fino a formare un panetto grossolano.


Se non riesci ad impastarlo tutto insieme, dividi il panetto in più parti e impastalo fino ad ottenere un panetto liscio e omogeneo e poi passa agli altri. Lascia riposare qualche minuto.


Prendi il primo panetto e taglia un pezzo nel senso della lunghezza. Gli altri lasciali coperti da una coppa o un canovaccio, altrimenti si secca la superficie.


Forma dei lunghi cordoncini di pasta.


Con l'aiuto di un coltello qualsiasi, forma le orecchiette.


Continua fino a quando non finisci tutto l'impasto, ci vorrà circa un'ora per questa quantità di farina. Se è la prima volta ci vorrà un pò di più...ma le orecchiette sono allenamento, sia manuale che relax per la mente.


Finito l'impasto avrete un' orda di orecchiette fantastiche1


Io le ho messe ad asciugare naturalmente su un essiccatoio che abbiamo costruito in casa. Legno naturale e rete alimentare, ne abbiamo costruiti tre, di varie dimensioni e li uso per essiccare la pasta, i fichi, la zucchina, i peperoncini e tanto altro, in estate.